aprile 01, 2012

Dedicato a te



Se solo il nostro carattere si componesse di percentili. E se si potesse poi fare come in un’economia di libero mercato in cui ognuno compra ciò che più gli aggrada senza doverne rendere conto a nessuno. E saremmo tutti lì, rampanti manager d’azienda e mendicanti dei ghetti metropolitani, giovani di destra e vecchi di sinistra, figli di papà e figli di puttana, a fare i conti con la nostra inadeguatezza. Sarebbe anche terribilmente egualitario, perché non esisterebbero cifre sufficienti per far cedere chi non vuol vendere i propri beni, che a nulla gioverebbe la ricchezza materiale a chi poi non avrebbe qualità sociali per far fruttare un simile capitale.


Ed io so già quel che svenderei esclusivamente al peggior offerente. E voglio dare via 30 punti di intelligenza che anche se non l’ho mai usata vale poco perché non serve a niente; poi un giorno che non mi vede nessuno butterò 20 punti d’onestà che non si sappia che ce l’avevo con me; mentre gli altri guardano la tv andrò in camera mia, prenderò di nascosto lo spray che avevo comprato e spruzzandomelo addosso farò strage dei neuroni del mio 40% di rispetto per gli altri; infine guarderò il cielo e sputerò verso di lui gli ultimi 10 punti di coerenza che tanto nessuno l’ha mai notata.


Allora con la testa sufficientemente vuota mi guarderò attorno e sarò felice. Solo turberà il mio piacere estatico il rumore dell’impatto delle mie mani contro le tempie che sentirò poco soddisfacente. E così deciderò di riempire il mio involucro ormai decorativo con 20 punti di superficialità, ed aggiungerò 30 punti di ipocrisia, 10 di insistenza e 30 di arroganza. E se dal tuo conto ne mancano 10 è volontario, che una parte completamente vacante è bene tenerla per quando parli con certi soggetti, così non ti viene da piangere vedendoli avanti a te nella vita.

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