aprile 02, 2012

Sabato funghi


Dice, un cliente ci ha regalato dei funghi, Vito a te piacciono? Caspita, i funghi li adoro, fanno un profumo meraviglioso e poi lo sa, direttore, io vado pazzo per i risotti che ne mangerei mattina e sera tanto che mia madre mi diceva sempre che forse dovevo nascere in Cina. E allora te ne do due pacchi, che così sono sicuro che non andranno persi.
Insomma me ne torno a casa con questa busta sotto il braccio e la poggio nel ripiano superiore del frigo come fosse una reliquia, e l’indomani sin da quando mi sveglio comincio a pensare a come farò il soffritto, ci metterò dentro i funghi e poi un po’ di speck e per concludere una spruzzata di zafferano e già pregusto il piacere con cui lo mangerò.
Invece all’unaemmezza mi metto ai fornelli e tipo all’una e trentotto, diciamo due minuti dopo che ho buttato i funghi nel soffritto, la cucina s’è già riempita di un aroma che non t’immagini, che quando avvolge un patito come me ne offusca persino le nozioni di cucina più elementari, tipo buttarci dentro lo speck. O me lo scordo apposta per gustarmeli meglio?

Incontro il cliente stamattina, gli faccio erano suoi i funghi o sbaglio? Erano miei, ma non era la prima volta no?, scusa ma io sono qua da poco comunque erano veramente buonissimi e gliel’assicuro che li mangio spesso, anzi a me piacciono da morire epperò i suoi di più perché facevano un profumo meraviglioso e sono rimasti bianchissimi, se li avesse visti.
Lui allora mi guarda fisso dal suo metro e novanta di bonarietà, pare pensarci un attimo infine parte a raccontarmi di come è una gran fatica tirare avanti ma che soddisfazione, da Roma in giù è l’unica azienda che lavora senza usare conservanti né preparati, tira fuori persino il cellulare per mostrarmi una foto della coltivazione, “l’ho costruita io pezzo per pezzo”.
Continua a parlarmi così e io per un momento vorrei fermarlo e spiegargli che ha frainteso e con me spreca fiato, che non sono un esperto di funghi, certo li adoro ma di tutte le faccende che mi sta spiegando, di lui che fa tutto coi prodotti biologici, dell’azienda di Taranto che invece usa l’acido propionico, cose sicuramente fondamentali ci mancherebbe, non ci sto capendo una mazza.

Solo che poi non so dove trovarlo, il coraggio, perciò asserisco sorridente finché non finisce e si alza, però, mentre gli stringo la mano, sono felice di essermi trattenuto, perché mi fa davvero tenerezza vederlo così fiero, quell’omone.

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